#MOSTRE / Gli splendori Anglo-Sassoni del tesoro di Staffordshire incantano il Regno Unito
LONDRA – Un tripudio di oro, argento e pietre preziose come non si era più visto dal ritrovamento, nel 1939, dei celeberrimi corredi di Sutton Hoo (Suffolk): è il Tesoro anglosassone di Staffordshire (Staffordshire Hoard), scoperto nel luglio 2009 vicino al villaggio di Hammerwich, nello Staffordshire inglese, 4000 oggetti di eccellente fattura di cui moltissime armi e un numero esorbitante di meravigliosi pezzi di oreficeria decorati con la tecnica cloisonné.
La maggior parte di essi sono conservati al Birmingham Museum and Art Gallery e al Potteries Museum & Art Gallery di Stoke-on-Trent, tuttavia un centinaio di pezzi, alcuni dei quali finora mai esposti, sono stati selezionati per far parte della mostra itinerante Warrior Treasures: Saxon Gold from the Staffordshire Hoard, appena inaugurata presso il Royal Armouries museum di Leeds, dove resterà fino al prossimo 2 ottobre (prossima tappa, il Bristol Museum and Art Gallery, dal 22 ottobre 2016 al 23 aprile 2017).
GALLERY (All images are © Birmingham Museum Trust)
Il tesoro di Staffordshire fu deposto nell’VIII secolo, ai tempi cioè in cui la zona del ritrovamento apparteneva al regno di Mercia: la maggior parte dei pezzi sono databili tra il 675 e il 725 d.C., con alcune impugnature di spada probabilmente della metà del VI secolo. Mancano totalmente i corredi femminili, il che fa supporre che gli oggetti siano stati deposti intenzionalmente per ottemperare all’usanza, tipica del mondo anglosassone altomedievale (detta Heriot, da heregeat, “equipaggiamento militare”), di donare al re o al signore in concomitanza con la morte armi, cavalli e altri preziosi equipaggiamenti militari.
La mostra di Leeds si concentra sui finimenti delle armi, che costituiscono la parte preponderante dell’intero tesoro: decorazioni che sono state deliberatamente tolte dalle spade e dai saxe in quanto probabilmente appartenenti ad armi sottratte ai nemici sconfitti in battaglia. Se così fosse, si tratterebbe di una “prova” che quanto si narra ad esempio nel celebre poema Beowulf a proposito dell’abitudine dei guerrieri di combattere ornati dei loro equipaggiamenti più preziosi non sia un’invenzione letteraria ma riflesso di un’abitudine effettiva. All’epoca cui risalgono i ritrovamenti il re Aethelred di Mercia era in guerra con i regnami confinanti di Northumbria e East Anglia.
Il tesoro fu trovato da Terry Herbert, appassionato di metal detector, e acquistato congiuntamente dal Birmingham City Council e dallo Stoke-on-Trent City Council per l’esorbitante cifra di 3,285 milioni di sterline (pari a circa 4 milioni e 300mila euro) da dividersi equamente tra lo stesso Herbert e Fred Johnson, il proprietario del terreno dove è avvenuto il ritrovamento.
In seguito, altri scavi condotti nel 2012 hanno permesso il recupero nei campi circostanti di altri 500 pezzi. Ognuno di essi ha una storia da raccontare, così come le complesse decorazioni che sono state studiate e decifrate, ma molto resta ancora da scoprire.
Il sensazionale ritrovamento è attualmente in corso di studio da parte della Barbican Research Associates per conto degli enti proprietari e di Historic England, che finanzia il progetto.